Uno sguardo al passato per unirlo al contemporaneo e renderlo ancora più al passo con i tempi. Sì perché, come la moda, anche il design di interni segue ispirazioni cicliche e le tendenze che hanno segnato la storia possono tornare nelle nostre case, se abbinate con cura e attenzione. Ogni giorno stilisti e designer scavano nel passato per lasciarsi suggestionare dalle passate tendenze per l’interior design. Frugano negli anni e si immergono tra elementi che possono essere reinterpretati per dare un nuovo spirito agli ambienti. Gli oggetti d’arte di ieri e di oggi coabitano nelle nostre abitazioni, negli spazi professionali, e si impongono come pezzi unici di rara bellezza che, al giorno d’oggi, è possibile fruire anche semplicemente dal proprio divano grazie la vendita online. Ma vediamo l’evoluzione dell’interior design negli anni, scopriamo cosa portarci dietro dal passato.
Art Nouveau o Art Déco? Dai primi decenni del secolo passato arrivano idee e ispirazioni per le nostre case di oggi
Gli inizi del Novecento influiscono sul nostro presente con elementi atipici ed elaborati. Lo sguardo positivo nei confronti del progresso e del futuro con l’Art Decò, che ha il suo apice nel 1925 con la celebre “Esposizione Internazionale di Arti Decorative e Industriali Moderne” di Parigi, si ritrova nelle linee nette, le geometrie e simmetrie, i materiali futuristici. Uno solo di questi in una stanza diventa uno statement piece al quale non deve essere aggiunto altro.
L’Art Nouveau invece, o Liberty, con le sue forme ornamentali e dinamiche, la raffinata stilizzazione della natura, si contrappone alla modernità con uno stile romantico e sognante. Importanti correnti artistiche di stile opposto influiscono sulle aziende contemporanee dell’arredamento, che producono nuove rivisitazioni.
Arriva la scuola del Bauhaus a rivoluzionare l’interior design
L’istituto di istruzione artistica Bauhaus operò in Germania per soli 14 anni, ma lasciò una profonda cicatrice in tutto il design di interni e non solo. Il Bauhaus nacque nel 1919 con l’architetto Walter Gropius e la sua idea di artigiano come colui che ricerca la forma estetica attraverso la funzionalità pratica, sfruttando ciò che l’industrializzazione stava portando in termini di tecniche e materiali.
Questa idea di architettura si è sviluppata fino ai giorni nostri con lo studio di spazi minimalisti e industriali, chiari e realizzati con materiali moderni.
Ma non basta, la visionarietà di Gropius nel tempo è giunta a interessanti sviluppi capaci di arricchire una stanza nella loro semplicità. Uno degli esempi dei giorni nostri è la libreria passante, che nelle ultime forme di design ha la capacità di ripensare gli spazi interni con gusto e praticità… proprio come Gropius voleva.
Dai mercatini dell’usato… Una casa fifties
Non è difficile trovare nei mercati vintage delle nostre città oggetti capaci di trasmettere lo stile degli anni ‘50. Il periodo di sviluppo, che ha seguito il conflitto mondiale, porta nelle case uno stile moderno e positivo, colorato e divertente!
Basta scegliere un divano dalle tinte forti e ben imbottito per ridare al soggiorno il ruolo di padrone di casa, richiamando scene classiche da telefilm americani con tutta la famiglia riunita intorno alla televisione. La carta da parati diventa protagonista negli anni ‘50 come oggi, dove fa grande ritorno, ma con tecnologie più sofisticate e materiali professionali.
Il design di interni si occupa anche di caratterizzare la cucina, dove non possono mancare gli elementi optical con le classiche piastrelle geometriche bianche e nere sia sulle pareti sia sul pavimento.
“Less is more”… Vi dice niente? Verso il Minimalismo degli anni ’60
Siamo negli anni ‘60 del secolo passato e siamo travolti da una nuova corrente artistica... La scelta di evadere gli eccessi della società dei consumi per tornare all’essenza è il centro di questo cambiamento filosofico che interessa velocemente le diverse discipline creative: la moda, l’arte, il design e l’architettura. Il superfluo è ormai un lontano ricordo e le forme vengono ridotte all’osso, così il grande architetto e designer tedesco del Movimento Moderno Ludwig Mies van der Rohe enuncia il suo celebre motto “Less is more”.
Anche le decorazioni diventano funzionali e riadattano materiali eleganti e semplici: legno, cemento levigato, pietre naturali e legno. Oggi queste pratiche rivivono nella raffinata semplicità dei rivestimenti adesivi, pellicole per l’interior design applicabili facilmente su pareti e mobili…
Back to Nature con gli anni Settanta: l’interior design dialoga con l’esterno
È forse la decade che più assomiglia a quella presente: per la crescente attenzione alla natura e all’ambiente, e il look caratterizzato dalla ricerca di motivi e stili etnici con elementi geometrici e floreali.
Il benessere in un ambiente viene perseguito con tappeti accoglienti e motivi che rimandano alla natura e alle piante, anche da paesi lontani. Non è difficile richiamare lo stile di quegli anni con tonalità calde come il color senape o il marrone per l’arredamento e le carte da parati dove protagonista è la natura. La carta da parati è infatti la star di quegli anni, spesso dalle tinte improbabili e fantasie cariche di elementi.
Non è stata solo l’età dei figli dei fiori e della filosofia new age, ma un’epoca di contrasti: tra il forte e imperante consumismo e il ritorno alla natura con lo spirito ambientalista nascente, grazie anche ai professionisti che attraverso le nuove tecnologie hanno cominciato a progettare abitazioni in sintonia con l’ambiente. Da qui arriva l’idea dell’open space e delle case luminose che diventano inclusive e aperte per essere vissute con più semplicità, attraverso anche l’utilizzo di materiali naturali come il teak, il pino, il vetro e il rame. Queste tipologie di elementi adesso sono protagonisti in camera da letto insieme a piante e fiori, che portano anche qui i loro benefici.
Lo stile Post-Modernism degli anni ’80… Libero sfogo alla creatività!
Avevamo da poco detto “Less is more”, giusto? Adesso le regole cambiano e gli anni ’80 si fanno largo con il loro “Less is a bore—more is more!”.
I creativi si sentono liberi di sperimentare, l’unica regola a cui si attengono è quella di lasciare spaziare al massimo il loro estro…meglio se con tinte forti.
La pelle nera riveste puff, divani e cuscini, per soggiorni colmi di oggetti etnici africani e tappeti orientali. Non solo, nascono movimenti postmodernisti come Memphis Milano che realizzano progetti audaci, forme geometriche colori vivaci i loro tratti distintivi. Il design di interni degli anni Ottantaè così estroso e fantasioso, eclettico, un mix tra passato e presente.
Come tornare bambini… Gli anni Novanta e la loro “elettricità” in tutta casa
La generazione dei Millennials,nati tra il 1981 e il 1996, si sente finalmente a casa. Come rivivere la passione degli anni ‘90? Sicuramente scegliendo per gli interni colori shocking, come il rosa e il blu elettrico, il viola neon e il giallo evidenziatore!
Torna anche la carta da parati, il modo più semplice per conferire alle pareti di casa carattere e colori audaci… Insieme alle pareti luminose riappaiono i materiali naturali e riciclabili, come il vimini e il rattan.
Il design di interni negli anni 2000: si riparte dal Green
La consapevolezza sui cambiamenti climatici e sulla fragilità dell’ambiente che abbiamo sfruttato per tutto il secolo passato è sempre più manifesta e il design di interni si allinea a queste nuove buone tendenze. Lo spirito Green diventa stylish e i progettisti si impegnano nel creare soluzioni innovative che vadano incontro a queste esigenze imperanti. Per ridurre l’impatto sull’ecosistema si pensa in maniera sostenibile così da promuovere l’utilizzo di materiali riciclati o riciclabili.
Siamo solo all’inizio di questo importante trend, ma, a seguire, un esempio su tutti sarà il grattacielo “Bosco verticale” di Milano, realizzato da Stefano Boeri e vincitore nel 2014 dell’International Highrise Award per la sostenibilità.
Nell’architettura come nell’interior design, questa attitudine porta alla nascita del design biofilico: la progettazione degli ambienti residenziali e professionali per riavvicinare l’uomo alla natura.
2010s. È il momento dei progetti d’interni fatti su misura: Bespoke
Cosa s’intende con Bespoke? Su misura e su richiesta. I progetti di interior design sono adesso infatti realizzati sulle esigenze di ognuno e personalizzati, non solo per la casa, ma anche per gli spazi professionali e commerciali. Non ci sono regole da seguire, ma tecnologie innovative da poter sfruttare per rispondere ai gusti estetici e funzionali. La nostra scelta di esporre al Milan Design Market per l’edizione 2019 del Fuorisalone ci ha dimostrato infatti come le nuove tecnologie nel campo dell’arredamento ci permettano di differenziarci e allontanarci dalla standardizzazione.
È il caso di parlare anche di stile e di nuove combinazioni personali come il trend Rustrial, ossia rustico-industriale, l’abbinamento di elementi di stile industriale, ferro e materiali freddi, insieme a combinazioni rustiche in legno.
E questo nuovo decennio cosa porterà all’arredo di interni? Per ora conosciamo i trend del 2020, ma come cambieranno gli stili? Saremo più razionali o fifties? Più minimalisti o fluo? Noi siamo pronti a scoprirlo.
Come far brillare il colore oro alle pareti? Le opere di Klimt sono da sempre un enigma da risolvere per la riproduzione fedele, ma è questa unicità che lo rende l’artista che tutti ammiriamo. Scopri i progetti di interior decor, un nuovo episodio dell’ArtLab!
Siamo alla costante ricerca di luoghi e pratiche che ci facciano stare bene. Siamo anche consapevoli che riceveremmo in cambio dalla nostra Terra ancora più benessere se ottenessimo tutto questo nel rispetto della sua fragilità. Prende piede il design biofilico, una disciplina che porta le piante e gli elementi green all’interno dei nostri spazi di vita e di lavoro.
È impossibile rimanere indifferenti davanti alla profondità degli sguardi, ricreati su tela, dei personaggi di Leonardo da Vinci, o disinteressati dai racconti suggestivi, ma allo stesso tempo umani, di Caravaggio. La grandezza del patrimonio italiano ci lascia spiazzati e davvero senza parole…
Settembre è il mese dedicato al design a Parigi. Dal 5 al 14 settembre andrà in scena la Paris Design Week con Maison et Objet , che sancisce l’inizio del nuovo anno creativo per i designer che arrivano qui da tutto il mondo. Ma non solo: produttori, distributori, aziende, artisti o semplicemente appassionati, si trovano a Parigi per visitare 4 dinamici distretti sparsi per la città che propongono circa 200 luoghi per leggere le nuove proposte di design.
Un viaggio tra le correnti artistiche e il design d’interni, dagli anni ’20 a oggi
Uno sguardo al passato per unirlo al contemporaneo e renderlo ancora più al passo con i tempi. Sì perché, come la moda, anche il design di interni segue ispirazioni cicliche e le tendenze che hanno segnato la storia possono tornare nelle nostre case, se abbinate con cura e attenzione. Ogni giorno stilisti e designer scavano nel passato per lasciarsi suggestionare dalle passate tendenze per l’interior design. Frugano negli anni e si immergono tra elementi che possono essere reinterpretati per dare un nuovo spirito agli ambienti. Gli oggetti d’arte di ieri e di oggi coabitano nelle nostre abitazioni, negli spazi professionali, e si impongono come pezzi unici di rara bellezza che, al giorno d’oggi, è possibile fruire anche semplicemente dal proprio divano grazie la vendita online. Ma vediamo l’evoluzione dell’interior design negli anni, scopriamo cosa portarci dietro dal passato.
Art Nouveau o Art Déco? Dai primi decenni del secolo passato arrivano idee e ispirazioni per le nostre case di oggi
Gli inizi del Novecento influiscono sul nostro presente con elementi atipici ed elaborati. Lo sguardo positivo nei confronti del progresso e del futuro con l’Art Decò, che ha il suo apice nel 1925 con la celebre “Esposizione Internazionale di Arti Decorative e Industriali Moderne” di Parigi, si ritrova nelle linee nette, le geometrie e simmetrie, i materiali futuristici. Uno solo di questi in una stanza diventa uno statement piece al quale non deve essere aggiunto altro.
Moderne, industrial, naturali e contemporanee… Trova il design di carta da parati che rispecchi il tuo stile! È quando l’ambiente ti rappresenta che regala atmosfere confortevoli ed emozioni vere.
L’Art Nouveau invece, o Liberty, con le sue forme ornamentali e dinamiche, la raffinata stilizzazione della natura, si contrappone alla modernità con uno stile romantico e sognante. Importanti correnti artistiche di stile opposto influiscono sulle aziende contemporanee dell’arredamento, che producono nuove rivisitazioni.
Arriva la scuola del Bauhaus a rivoluzionare l’interior design
L’istituto di istruzione artistica Bauhaus operò in Germania per soli 14 anni, ma lasciò una profonda cicatrice in tutto il design di interni e non solo. Il Bauhaus nacque nel 1919 con l’architetto Walter Gropius e la sua idea di artigiano come colui che ricerca la forma estetica attraverso la funzionalità pratica, sfruttando ciò che l’industrializzazione stava portando in termini di tecniche e materiali.
Questa idea di architettura si è sviluppata fino ai giorni nostri con lo studio di spazi minimalisti e industriali, chiari e realizzati con materiali moderni.
Ma non basta, la visionarietà di Gropius nel tempo è giunta a interessanti sviluppi capaci di arricchire una stanza nella loro semplicità. Uno degli esempi dei giorni nostri è la libreria passante, che nelle ultime forme di design ha la capacità di ripensare gli spazi interni con gusto e praticità… proprio come Gropius voleva.
Dai mercatini dell’usato… Una casa fifties
Non è difficile trovare nei mercati vintage delle nostre città oggetti capaci di trasmettere lo stile degli anni ‘50. Il periodo di sviluppo, che ha seguito il conflitto mondiale, porta nelle case uno stile moderno e positivo, colorato e divertente!
Basta scegliere un divano dalle tinte forti e ben imbottito per ridare al soggiorno il ruolo di padrone di casa, richiamando scene classiche da telefilm americani con tutta la famiglia riunita intorno alla televisione. La carta da parati diventa protagonista negli anni ‘50 come oggi, dove fa grande ritorno, ma con tecnologie più sofisticate e materiali professionali.
Il design di interni si occupa anche di caratterizzare la cucina, dove non possono mancare gli elementi optical con le classiche piastrelle geometriche bianche e nere sia sulle pareti sia sul pavimento.
“Less is more”… Vi dice niente? Verso il Minimalismo degli anni ’60
Siamo negli anni ‘60 del secolo passato e siamo travolti da una nuova corrente artistica... La scelta di evadere gli eccessi della società dei consumi per tornare all’essenza è il centro di questo cambiamento filosofico che interessa velocemente le diverse discipline creative: la moda, l’arte, il design e l’architettura. Il superfluo è ormai un lontano ricordo e le forme vengono ridotte all’osso, così il grande architetto e designer tedesco del Movimento Moderno Ludwig Mies van der Rohe enuncia il suo celebre motto “Less is more”.
Anche le decorazioni diventano funzionali e riadattano materiali eleganti e semplici: legno, cemento levigato, pietre naturali e legno. Oggi queste pratiche rivivono nella raffinata semplicità dei rivestimenti adesivi, pellicole per l’interior design applicabili facilmente su pareti e mobili…
Back to Nature con gli anni Settanta: l’interior design dialoga con l’esterno
È forse la decade che più assomiglia a quella presente: per la crescente attenzione alla natura e all’ambiente, e il look caratterizzato dalla ricerca di motivi e stili etnici con elementi geometrici e floreali.
Il benessere in un ambiente viene perseguito con tappeti accoglienti e motivi che rimandano alla natura e alle piante, anche da paesi lontani. Non è difficile richiamare lo stile di quegli anni con tonalità calde come il color senape o il marrone per l’arredamento e le carte da parati dove protagonista è la natura. La carta da parati è infatti la star di quegli anni, spesso dalle tinte improbabili e fantasie cariche di elementi.
Non è stata solo l’età dei figli dei fiori e della filosofia new age, ma un’epoca di contrasti: tra il forte e imperante consumismo e il ritorno alla natura con lo spirito ambientalista nascente, grazie anche ai professionisti che attraverso le nuove tecnologie hanno cominciato a progettare abitazioni in sintonia con l’ambiente. Da qui arriva l’idea dell’open space e delle case luminose che diventano inclusive e aperte per essere vissute con più semplicità, attraverso anche l’utilizzo di materiali naturali come il teak, il pino, il vetro e il rame. Queste tipologie di elementi adesso sono protagonisti in camera da letto insieme a piante e fiori, che portano anche qui i loro benefici.
Lo stile Post-Modernism degli anni ’80… Libero sfogo alla creatività!
Avevamo da poco detto “Less is more”, giusto? Adesso le regole cambiano e gli anni ’80 si fanno largo con il loro “Less is a bore—more is more!”.
I creativi si sentono liberi di sperimentare, l’unica regola a cui si attengono è quella di lasciare spaziare al massimo il loro estro…meglio se con tinte forti.
La pelle nera riveste puff, divani e cuscini, per soggiorni colmi di oggetti etnici africani e tappeti orientali. Non solo, nascono movimenti postmodernisti come Memphis Milano che realizzano progetti audaci, forme geometriche colori vivaci i loro tratti distintivi. Il design di interni degli anni Ottanta è così estroso e fantasioso, eclettico, un mix tra passato e presente.
Come tornare bambini… Gli anni Novanta e la loro “elettricità” in tutta casa
La generazione dei Millennials, nati tra il 1981 e il 1996, si sente finalmente a casa. Come rivivere la passione degli anni ‘90? Sicuramente scegliendo per gli interni colori shocking, come il rosa e il blu elettrico, il viola neon e il giallo evidenziatore!
Torna anche la carta da parati, il modo più semplice per conferire alle pareti di casa carattere e colori audaci… Insieme alle pareti luminose riappaiono i materiali naturali e riciclabili, come il vimini e il rattan.
Il design di interni negli anni 2000: si riparte dal Green
La consapevolezza sui cambiamenti climatici e sulla fragilità dell’ambiente che abbiamo sfruttato per tutto il secolo passato è sempre più manifesta e il design di interni si allinea a queste nuove buone tendenze. Lo spirito Green diventa stylish e i progettisti si impegnano nel creare soluzioni innovative che vadano incontro a queste esigenze imperanti. Per ridurre l’impatto sull’ecosistema si pensa in maniera sostenibile così da promuovere l’utilizzo di materiali riciclati o riciclabili.
Siamo solo all’inizio di questo importante trend, ma, a seguire, un esempio su tutti sarà il grattacielo “Bosco verticale” di Milano, realizzato da Stefano Boeri e vincitore nel 2014 dell’International Highrise Award per la sostenibilità.
Nell’architettura come nell’interior design, questa attitudine porta alla nascita del design biofilico: la progettazione degli ambienti residenziali e professionali per riavvicinare l’uomo alla natura.
2010s. È il momento dei progetti d’interni fatti su misura: Bespoke
Cosa s’intende con Bespoke? Su misura e su richiesta. I progetti di interior design sono adesso infatti realizzati sulle esigenze di ognuno e personalizzati, non solo per la casa, ma anche per gli spazi professionali e commerciali. Non ci sono regole da seguire, ma tecnologie innovative da poter sfruttare per rispondere ai gusti estetici e funzionali. La nostra scelta di esporre al Milan Design Market per l’edizione 2019 del Fuorisalone ci ha dimostrato infatti come le nuove tecnologie nel campo dell’arredamento ci permettano di differenziarci e allontanarci dalla standardizzazione.
È il caso di parlare anche di stile e di nuove combinazioni personali come il trend Rustrial, ossia rustico-industriale, l’abbinamento di elementi di stile industriale, ferro e materiali freddi, insieme a combinazioni rustiche in legno.
E questo nuovo decennio cosa porterà all’arredo di interni? Per ora conosciamo i trend del 2020, ma come cambieranno gli stili? Saremo più razionali o fifties? Più minimalisti o fluo? Noi siamo pronti a scoprirlo.
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