Dal 2 al 13 ottobre 2019 la città di Doha ospita la prima mostra in Qatar dell’artista napoletana Caterina Varchetta presso il Katara Cultural Village, fondazione tra le più attive in Qatar per la promozione dell’arte contemporanea e suggestivo luogo di sperimentazione, dove si incrociano e si incontrano espressioni artistiche da tutto il mondo. Non solo l’artista è italiana, ma anche la curatrice dell’esposizione: Elena Sabattini, co-founder del blog d’arte ARS 404e copywriter perAmbientha.
«”No boundaries” è l’incontro-scontro che ha dato vita a una nuova forza creativa e creatrice, nata per Caterina Varchetta dalla sua esperienza in Qatar, e che ha scosso nel profondo la sua intensità artistica».
Elena Sabattini
Doha sceglie Caterina Varchetta per aprire la rassegna “Giornata del Contemporaneo – Italian Contemporary Art”
Organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Dohae dal Katara, la mostra personale si compone di tele e porcellane realizzate dall’artista durante la sua esperienza di vita in Qatar, alcune delle quali inedite e mai esposte. Nell’esposizione, dal titolo “No boundaries” –senza confini– le opere dialogano apertamente tra loro, creando un collegamento “vivo” tra il background artistico di Caterina, influenzato dalla cultura italiana e napoletana, e i simboli della tradizione locale e del paesaggio in continua evoluzione del Qatar.
La mostra fa parte della rassegna “Giornata del Contemporaneo – Italian Contemporary Art”, un’iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale attraverso la sua rete di Ambasciate, Consolati e Istituti di Cultura per far conoscere nel mondo il panorama artistico contemporaneo italiano. Il progetto aderisce inoltre alla “XV Giornata del Contemporaneo”, realizzata in Italia il 12 ottobre dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dall’Associazione dei musei d’arte contemporanea italiani (AMACI).
«Siamo molto soddisfatti di partecipare alla rassegna proponendo un’artista italiana che ha realizzato molte sue opere proprio a Doha, dando vita ad una fusione e ad una commistione di influenze tipiche sia della cultura italiana che della tradizione locale. Un’interpretazione davvero unica e suggestiva, che è simbolo delle nuove ed interessanti prospettive di scambio culturale e contaminazione artistica che si sono avviate in questi anni tra Italia e Qatar».
Pasquale Salzano, Ambasciatore d’Italia in Qatar
Il viaggio dell’artista napoletana racconta lo scioglimento di tutte le barriere
Il Katara Cultural Village costituisce una tappa fondamentale per l’evoluzione di Caterina Varchetta, che da Napoli, passando per Londra e Parigi, ha espresso il suo universo artistico attraverso la pittura su tela – concepito quasi come un campo di battaglia tra reti, pigmenti, foglie d’oro e molti altri materiali non convenzionali – e la porcellana. A partire da un attento studio di quest’ultima, l’artista realizza porcellane uniche, frutto di innumerevoli cotture in forno, che simboleggiano un’oscillazione continua tra forza e fragilità, luce e ombra, energia e sensibilità.
“No boundaries” a Doha vuole raccontare proprio questo: lo scioglimento di tutte le barriere e le distanze attraverso il contatto tra pratiche artistiche lontane, che nelle opere di Caterina comunicano tra loro e danno vita ad un viaggio emozionante.
Tutto è una tela. Dalle porcellane alla carta da parati
Il dialogo tra pratiche artistiche distanti tra loro è ciò che interessa maggiormente Caterina, e allo stesso modo è d’ispirazione per gli illustratori e designer coinvolti da Ambientha nella realizzazione di carte da parati artistiche.
Le pareti diventano spunto e occasione per scelte artistiche sempre più innovative. È proprio, e ancora una volta, grazie al Made in Italy che elementi grafici, di architettura e persino di moda si fondono insieme per vestire le pareti di casa e degli altri ambienti in cui passiamo le nostre giornate. Come quadri e dipinti, ma che con le loro dimensioni parietali ci immergono in nuove emozioni.
“No boundaries” per Ambientha è anche tra l’arte sartoriale, in particolare tra la lana, l’arte rupestre, la moda e il design dell’esclusiva carta da parati disegnata da Ambientha in collaborazione con gli stilisti Giuliano&Giusy Marelli: “Knitting Rock Art, come un tessuto sulla parete”. Non esistono barriere e confini tra le pratiche artistiche, e così anche Caterina grazie alle sue opere rifiuta i limiti autoimposti o imposti dall’esterno.
Chi è Caterina Varchetta e perché le sue opere sono “No boundaries”
Caterina Varchetta allea la pittura su porcellana e la pittura su tela in progetti nei quali si attenuano sempre più le frontiere tra le rispettive pratiche. Le sue creazioni si trovano presso collezionisti di tutto il mondo (Stati Uniti, Australia, Giappone, Singapore, Argentina, Germania, Scozia, Inghilterra, Italia, Francia, Qatar).
Quali sono le carte da parati di tendenza nel 2024? Le più originali, creative e ricercate: elevato contenuto estetico ed eccellente qualità dei materiali e di processi produttivi. Scopri la collezione Ambientha.
La casa di Ambientha, durante il Fuorisalone 2022, sarà un nuovo spazio, firmato dallo studio Matteo Thun & Partners e costruito su un’area ex industriale, Tortona 37, che si pone al centro della Milano Design Week.
Dalla passione per un nuovo progetto alla nascita di una collezione esclusiva. Nasce Knitting Rock Art: la carta da parati si ispira alla lana per raccontare le incisioni rupestri della Valle Camonica, come un elegante tessuto da parete
Showroom e laboratorio di via Tortona, qui al Decor Lab puoi vedere dal vivo le carte da parati artistiche e scoprire i nostri servizi di personalizzazione.
Il Made in Italy senza confini. Con “No boundaries” il Qatar diventa la tela di Caterina Varchetta.
Dal 2 al 13 ottobre 2019 la città di Doha ospita la prima mostra in Qatar dell’artista napoletana Caterina Varchetta presso il Katara Cultural Village, fondazione tra le più attive in Qatar per la promozione dell’arte contemporanea e suggestivo luogo di sperimentazione, dove si incrociano e si incontrano espressioni artistiche da tutto il mondo. Non solo l’artista è italiana, ma anche la curatrice dell’esposizione: Elena Sabattini, co-founder del blog d’arte ARS 404 e copywriter per Ambientha.
Doha sceglie Caterina Varchetta per aprire la rassegna “Giornata del Contemporaneo – Italian Contemporary Art”
Organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Doha e dal Katara, la mostra personale si compone di tele e porcellane realizzate dall’artista durante la sua esperienza di vita in Qatar, alcune delle quali inedite e mai esposte. Nell’esposizione, dal titolo “No boundaries” – senza confini – le opere dialogano apertamente tra loro, creando un collegamento “vivo” tra il background artistico di Caterina, influenzato dalla cultura italiana e napoletana, e i simboli della tradizione locale e del paesaggio in continua evoluzione del Qatar.
La mostra fa parte della rassegna “Giornata del Contemporaneo – Italian Contemporary Art”, un’iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale attraverso la sua rete di Ambasciate, Consolati e Istituti di Cultura per far conoscere nel mondo il panorama artistico contemporaneo italiano. Il progetto aderisce inoltre alla “XV Giornata del Contemporaneo”, realizzata in Italia il 12 ottobre dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dall’Associazione dei musei d’arte contemporanea italiani (AMACI).
Il viaggio dell’artista napoletana racconta lo scioglimento di tutte le barriere
Il Katara Cultural Village costituisce una tappa fondamentale per l’evoluzione di Caterina Varchetta, che da Napoli, passando per Londra e Parigi, ha espresso il suo universo artistico attraverso la pittura su tela – concepito quasi come un campo di battaglia tra reti, pigmenti, foglie d’oro e molti altri materiali non convenzionali – e la porcellana. A partire da un attento studio di quest’ultima, l’artista realizza porcellane uniche, frutto di innumerevoli cotture in forno, che simboleggiano un’oscillazione continua tra forza e fragilità, luce e ombra, energia e sensibilità.
“No boundaries” a Doha vuole raccontare proprio questo: lo scioglimento di tutte le barriere e le distanze attraverso il contatto tra pratiche artistiche lontane, che nelle opere di Caterina comunicano tra loro e danno vita ad un viaggio emozionante.
Tutto è una tela. Dalle porcellane alla carta da parati
Il dialogo tra pratiche artistiche distanti tra loro è ciò che interessa maggiormente Caterina, e allo stesso modo è d’ispirazione per gli illustratori e designer coinvolti da Ambientha nella realizzazione di carte da parati artistiche.
Le pareti diventano spunto e occasione per scelte artistiche sempre più innovative. È proprio, e ancora una volta, grazie al Made in Italy che elementi grafici, di architettura e persino di moda si fondono insieme per vestire le pareti di casa e degli altri ambienti in cui passiamo le nostre giornate. Come quadri e dipinti, ma che con le loro dimensioni parietali ci immergono in nuove emozioni.
“No boundaries” per Ambientha è anche tra l’arte sartoriale, in particolare tra la lana, l’arte rupestre, la moda e il design dell’esclusiva carta da parati disegnata da Ambientha in collaborazione con gli stilisti Giuliano&Giusy Marelli: “Knitting Rock Art, come un tessuto sulla parete”. Non esistono barriere e confini tra le pratiche artistiche, e così anche Caterina grazie alle sue opere rifiuta i limiti autoimposti o imposti dall’esterno.
Chi è Caterina Varchetta e perché le sue opere sono “No boundaries”
Di origine napoletana, questa artista è stata protagonista di importanti manifestazioni d’arte internazionali al Palazzo Reale di Genova, alla Villa Fiorentino di Sorrento e al Grand Palais di Parigi (è proprio in Francia che nel 2006 avviene l’incontro con l’universo artistico).
Caterina Varchetta allea la pittura su porcellana e la pittura su tela in progetti nei quali si attenuano sempre più le frontiere tra le rispettive pratiche. Le sue creazioni si trovano presso collezionisti di tutto il mondo (Stati Uniti, Australia, Giappone, Singapore, Argentina, Germania, Scozia, Inghilterra, Italia, Francia, Qatar).
Ph. Benjamin Hoffelé
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